Se non approvi ciò che dice l’altro non sollevare polemiche, rimani nel silenzio
Viviamo in contesti sempre più litigiosi e competitivi. Se il nostro pensiero non si allinea a quello dell’altro facilmente ci lasciamo andare a polemiche, contestazioni o nei casi peggiori a violenze. Purtroppo siamo sempre meno educati al silenzio e all’ascolto. Vogliamo sempre avere ragione. Ci insegnano sin da piccoli a non abbassare mai la testa, ad avere la risposta pronta così finiamo per essere poco accoglienti ed aggressivi.
La timidezza per molti è sinonimo di debolezza. Trovare ascolto è sempre più difficile, così come esprimere la propria opinione senza sentirsi condizionati dal giudizio altrui.
Le nostre società così vicine e lontane rappresentano un patrimonio di ricchezza per la nostra specie ma purtroppo tendiamo ad avere la pretesa di omologare il globo ai nostri usi e costumi.
Questa tendenza macro non a caso si riflette anche nelle nostre relazioni. Invece di avere maggiore tolleranza per chi la pensa diversamente tendiamo ad assumere azioni e comportamenti accusatori e distruttivi.
Partiamo da un concetto basilare, ognuno vede la propria realtà a modo suo.
Quindi cercare di convincere o cercare di affermare a tutti i costi il nostro punto di vista non è la strada giusta. Piuttosto, dovremmo interrogarci sul perché abbiamo così bisogno dell’approvazione altrui così come dovremmo ragionare su quanto è violento imporre il nostro modo di essere agli altri.
Lettera di Georges Ivanovič Gurdijeff alla figlia
L’altro giorno ho incrociato un testo molto profondo, una lettera che il filosofo Georges Ivanovič Gurdijeff, indirizzò alla figlia. Una vera e propria lezione di tolleranza. Il filosofo armeno scrisse:
“Non contraddire mai, taci.
Se non approvi ciò che dice l’altro non sollevare polemiche o voler a tutti i costi avere ragione, rimani nel silenzio.
Questo del silenzio non è un atto di sottomissione come la mente ti porta a credere, bensì un atto di regalità. Perché vuoi costringere l’altro a pensarla come te?
Forse perché tu stesso non credi davvero a ciò che dici e vuoi conferme “dall’esterno?” o forse perché non tolleri di essere contraddetto?
Vedi, si ignorano sempre alcune cose importanti quando non si è d’accordo con ciò che un altro dice, la prima è il fatto che non sappiamo come l’altro “veda” la realtà e ancor meno sappiamo a che livello evolutivo egli si trova; la seconda è che ignoriamo spesso che ciò per cui oggi ci battiamo domani sarà mutato e la nostra opinione con lui.
Ognuno vede la propria realtà ed essa è per lui “reale” come la nostra lo è per noi, ecco il perché del silenzio, non tanto perché se stiamo zitti ammettiamo di avere torto ma perché è sciocco voler che gli altri ci diano “ragione”.
L’autentico sapere proviene dal cuore e il cuore non ha bisogno dell’approvazione altrui.”
Gurdjieff sosteneva che gli essere umani vivono in una condizione di sonno, di totale inconsapevolezza. Siamo animali sociali tremendamente irritabili e permalosi. Rispondiamo meccanicamente agli stimoli esterni. Siamo prigionieri dei nostri desideri e dei nostri bisogni immediati e non abbiamo la benché minima considerazione dei nostri limiti. Molti di noi vivono nel loro mondo di idee, si affidano totalmente alla ragione senza dare un minimo spazio alle emozioni.
Ti riconosci in questa descrizione?
Probabilmente non sei capitato per caso in questa pagina, non è un caso se hai cliccato questo contenuto ed hai scelto di leggermi fino alla fine. Di sicuro se sei qui hai voglia di cambiare strada per intraprendere un cammino di consapevolezza. Per farlo è necessario osservare con un occhio neutrale il mondo, sviluppare imparzialità e obiettività, per imboccare questa strada è necessario anche stare in silenzio così come suggeriva Gurdijeff alla figlia.
Oggi come oggi ci sono tanti modi per uscire dal tunnel delle nostre convinzioni ma ricorda, la nostra vita è anche una scelta: essere gentili è una scelta, essere puntuali è una scelta, metterci impegno è una scelta, smettere di rimandare è una scelta, apprendere cose nuove è una scelta, utilizzare parole diverse è una scelta, coltivare pensieri migliori è una scelta, gestire meglio il tuo tempo è una scelta. Scegliere di cambiare è una scelta.
di Francesco Sassano, sociologo e autore di AlimentaLaMente
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