Chi sono io oggi? La domanda che ci salva
Ci sono domande che arrivano nei momenti più silenziosi.
Non urlano, non si impongono. Ma una volta che si fanno spazio dentro di noi, non possiamo più ignorarle.
“Chi sono io oggi?” è una di quelle domande che cambiano tutto.
Non perché ci danno subito una risposta, ma perché ci obbligano a guardarci davvero. A spogliarci delle etichette, dei ruoli, delle aspettative altrui.
Io me la sono posta in uno dei momenti più fragili della mia vita.
Avevo appena chiuso una storia importante, con tre figli piccoli da crescere, un lavoro che non sentivo mio e una valigia piena di paure.
C’erano giorni in cui bastava una bolletta da pagare per farmi tremare, notti in cui mi chiedevo se ce l’avrei fatta.
Ma dentro quella fatica, c’era anche un desiderio feroce di tornare a vivere, non solo a sopravvivere.
Un desiderio di ritrovarmi.
E quella domanda — “Chi sono io oggi?” — è tornata tante volte.
Ogni volta che la vita mi ha messo alla prova.
Ogni volta che ho sentito che qualcosa dentro di me non coincideva più con ciò che facevo fuori.
Ogni volta che il mio cuore si ribellava al compromesso, alla finzione, all’abitudine.
Non è una domanda comoda, ma è una domanda vera.
E se hai il coraggio di ascoltarla, può diventare la tua salvezza.
Il primo passo per tornare a casa. Da te.
A un certo punto della vita, arriva quel momento in cui smetti di chiederti cosa vogliono gli altri da te… e inizi a domandarti chi sei tu, davvero.”
(dal libro “Vivi la vita che meriti” – Emanuela Geracà)
Perché la verità è che non siamo mai uguali a ieri.
Ogni giorno ci plasma, anche quando non ce ne accorgiamo. Un incontro, una delusione, una scelta rimandata o una parola ascoltata al momento giusto… tutto ci modella, tutto ci cambia.
Cambiano le nostre priorità, si spostano i confini dei nostri sogni, il corpo racconta storie nuove e anche lo sguardo con cui osserviamo il mondo si fa diverso.
Ma se non ci concediamo il tempo per guardarci dentro, per ascoltare chi stiamo diventando davvero, rischiamo di rincorrere una versione passata di noi — quella che magari ha funzionato ieri, ma oggi ci soffoca.
Chiedersi “Chi sono io oggi?” non è una crisi, è un atto di coraggio.
È la voce dell’anima che bussa quando fuori c’è silenzio.
È la scelta di non accontentarsi più di ruoli imposti, di maschere strette, di identità che parlano a tutti tranne che a noi stesse.
È, in fondo, un atto di amore.
Verso ciò che siamo diventate.
Verso ciò che possiamo ancora essere.
È la volontà profonda di camminare verso la propria verità, anche se la strada non è ancora chiara.
Perché restare ferme in un ruolo che non sentiamo più nostro è la vera rinuncia.
Iniziare a cercarci, invece, è il primo passo per tornare a casa.Questa domanda ci salva perché ci riporta a casa.
Ci obbliga a smettere di cercare approvazione, di accontentare tutti, di vivere in funzione degli altri.
Ci invita a guardarci allo specchio con sincerità e gentilezza, anche quando quello che vediamo ci fa paura.
🎯 Un piccolo esercizio per ritrovarti
Prenditi qualche minuto, solo per te. Siediti in silenzio, respira profondamente e lascia andare il bisogno di “fare”.
Ora prendi un foglio e scrivi 5 parole che ti descrivono così come sei oggi. Non cercare di impressionare nessuno, non censurarti. Lascia emergere le parole che ti risuonano dentro, anche quelle più fragili: “stanca”, “resistente”, “generosa”, “confusa”, “in cammino”…
Poi scrivi 5 parole che rappresentano la donna che vorresti diventare. Quella che immagini quando chiudi gli occhi e sogni in grande. “Libera”, “serena”, “sicura”, “creativa”, “amante della vita”…
Ora guarda quei due elenchi.
Osserva il ponte che c’è tra ciò che sei oggi e ciò che desideri essere domani.
Cosa ti separa da quella versione futura di te?
Forse è la paura del giudizio, la fatica di scegliere te stessa, o una storia che ancora ti lega al passato.
E poi chiediti:
👉 Qual è il primo piccolo gesto che posso fare oggi per avvicinarmi a quella donna che sogno di essere?
Potrebbe essere una parola da dire, un confine da mettere, un tempo da dedicarti. Anche solo per un minuto. Perché ogni grande trasformazione comincia da un piccolo passo.
La distanza tra ciò che sei e ciò che vuoi essere non è un abisso, ma un cammino.
E tu, su questo cammino, non sei sola.
Inizia da te
Se senti che è il momento di ritrovarti,
se qualcosa dentro di te ti sussurra che meriti di più,
se vuoi ripartire da te stessa e camminare verso una consapevolezza nuova — più vera, più tua —
sono qui per accompagnarti.
Perché io sono digitalmente coach: In cammino con te
Non è un percorso, è il mio modo di esserci. È il modo in cui scelgo ogni giorno di stare accanto alle donne che, come te, sentono che è arrivato il momento di cambiare rotta.
Con ascolto, presenza e uno sguardo che va oltre le apparenze.
Se vuoi capire insieme a me da dove partire,
prenota il tuo incontro conoscitivo gratuito: ci conosceremo, parleremo dei tuoi desideri, dei tuoi blocchi, e vedremo se possiamo camminare insieme.
Perché non sei sola.
E perché ogni viaggio comincia con una domanda giusta.
E con qualcuno che ti tende la mano… anche quando tu non riesci ancora a farlo.