Che cos’è per te la felicità?
Te lo sei mai chiesto? Davvero, intendo. O stai solo inseguendo il modello di felicità imposto dai media, senza sforzarti di capire se ciò a cui brami ti porterà lo stato d’animo che vuoi provare nel profondo del tuo cuore?
Ho conosciuto persone felici con poco o niente e altre che avevano tutto tranne una cosa: la felicità, appunto.
Non è un luogo comune dire che la felicità non dipende dai beni materiali che possediamo, a mio parere. Se fosse vero il contrario, tra i ricchi non esisterebbero depressione, alcolismo e tossicodipendenza. Invece, è sotto gli occhi di tutti quanto sono infelici molte delle persone che, in apparenza, hanno il mondo ai loro piedi. Persone che, all’apice del successo, hanno messo in atto comportamenti autodistruttivi, incapaci di godersi i risultati raggiunti.
Qualcuno, a questo punto, forse starà pensando: “A me non potrebbe mai succedere, di rovinarmi la vita una volta realizzati i miei sogni. Io saprei come essere felice”. E magari è vero. Ma proviamo ad abbandonare per un attimo l’idea che per essere felici dobbiamo realizzare ogni nostro desiderio e vivere una vita in cui le cose vanno sempre bene (cosa alquanto improbabile) e portiamo l’attenzione al nostro presente.
Sapevi che esiste una formula della felicità autentica, di Martin Seligman?
“La felicità autentica deriva dall’identificare e coltivare le proprie potenzialità fondamentali e dall’usarle quotidianamente nel lavoro, nell’amore, nelle attività ricreative, nel ruolo di genitori”. Seligman propone una formula della felicità: H = S + C + V, in cui H sta per Happiness ovvero il nostro livello permanente di felicità; S sta per Set range ovvero la nostra quota fissa di felicità; C indica le Circostanze della nostra vita, alcune delle quali sembrano poter influenzare il nostro livello di felicità (ricchezza/povertà, matrimonio, vita sociale, età, salute, genere, fede) e infine V indica quei fattori che dipendono dal nostro controllo Volontario. I primi due fattori S e C sono impossibili o difficili da cambiare, mentre possiamo lavorare su molte circostanze interne (V) per aumentare il nostro livello permanente di felicità.
Una volta consapevoli dei nostri punti di forza, virtù e potenzialità siamo in grado di affrontare la vita con resilienza e di rendere durature le emozioni positive.
Scopri cosa puoi fare oggi per sentirti più felice
Nel coaching il primo step è focalizzarsi sulla realtà, ovvero capire realmente come stiamo vivendo il nostro presente.
Il secondo sono le domande, strumenti che ci aiutano a portare alla luce potenzialità che a volte neanche sappiamo di avere. E quando esprimiamo queste potenzialità accade una cosa fondamentale per la nostra evoluzione: ci sentiamo realizzati.
Inizia con il chiederti:
- 1.Cos’è per me la felicità?
Prima di rispondere, prenditi una pausa in solitudine, cercando di connetterti con quella parte saggia di te che sa cosa ti renderebbe davvero felice, senza farsi condizionare dalle circostanze esterne o dalle presunte imposizioni dell’ambiente in cui vivi
- 2. Cosa potrei fare adesso, per sentirmi più felice?
Fai quella cosa, piccola o grande, che è subito a portata di mano. Ascoltare la musica che ti piace, mandare un messaggio a una persona a cui tieni, uscire per una breve passeggiata. Qualsiasi cosa, purché utile a provocarti un’emozione positiva.
- 3.Quale azione posso compiere per migliorare da subito la mia vita?
Mandare il Curriculum all’azienda per la quale vorresti lavorare, parlare con il tuo capo di quel nuovo progetto che ti sta a cuore, cercare casa in un quartiere più tranquillo o meglio servito… Questi sono solo esempi, trova l’azione più giusta per te.
- 4. Quale obiettivo voglio pormi per un futuro più felice?
Qui si tratta di pianificare qualcosa di concreto e di programmare i passi che puoi compiere per la buona riuscita del tuo proposito.
Sapere che la felicità autentica dipende in buona parte da come scegliamo di vivere, ci aiuta a capire che possiamo sentirci bene, appagati e soddisfatti partendo da noi e investendo su noi stessi. Sulle nostre risorse.
Non aspettare che le circostanze cambino per essere felici
Metteresti la tua vita nelle mani di qualcuno di cui non ti fidi?
Immagino di no. Lo stesso vale per la tua felicità. Sai già che non puoi fidarti delle circostanze esterne, qualcosa può sempre andare storto. Perciò non è sensato aspettare che le cose vadano bene per essere felice. Con questo non voglio certo dire che non si debbano provare emozioni negative quando le circostanze della nostra vita sono sfavorevoli, possiamo però evitare di farci governare da queste emozioni. Sì, possiamo scegliere di non lasciarci travolgere e abbattere. È un’ azione consapevole. Significa vivere in modalità attiva e non reattiva.
Scegli consapevolmente le emozioni che vuoi provare anzi, meglio ancora, fai una lista delle emozioni positive che vuoi sperimentare nella tua quotidianità.Dopodiché,prova ad abbinare un’azione a ognuna delle emozioni che hai scritto. Un’azione, un’attività, un rituale che potrebbe aiutarti a provarla.
Siamo esseri unici e irripetibili, pertanto ognuno di noi dovrà cercare dentro di sé sia le emozioni, sia le risorse.
Ecco alcuni spunti per la tua ricerca:
- Utilizza la tua creatività
- Prenditi del tempo per te
- Sii curioso
- Non aver paura di metterti in gioco
E ricorda:
“La felicità non è esuberante né chiassosa, come il piacere o l’allegria. È silenziosa, tranquilla, dolce, è uno stato intimo di soddisfazione che inizia dal voler bene a se stessi.”
(Isabel Allende)