IN AMORE, CHE LINGUA PARLI?
La mancanza di dialogo, in amore, può deteriorare la relazione fino a un punto di non ritorno ma anche non parlare la stessa lingua (nel senso figurato del termine) potrebbe avere effetti disastrosi. Il dott. Gary Chapman (https://en.wikipedia.org/wiki/Gary_Chapman_(author) , autore del libro LE CINQUE LINGUE DELL’AMORE e antropologo esperto di relazioni umane mi ha ispirato questo articolo nel quale ho cercato di fornire alcuni spunti interessanti per aiutarti a migliorare il tuo linguaggio amoroso
Ognuno di noi nasce e cresce con un personale modo di identificare, dare e ricevere amore e quando il partner si esprime, sia a gesti che a parole, con un linguaggio diverso dal nostro è come se parlasse una lingua a noi sconosciuta. Quante volte ti è capitato di dire o pensare “Lui/lei non mi capisce” oppure “Non mi sento amato/a” o magari di sentirtelo dire dal tuo partner, persino quando ti sembrava di fare tutto il possibile per esprimere l’affetto o l’amore che provavi?
Ebbene, secondo Chapman questo succede perché ci esprimiamo nella nostra lingua senza preoccuparci se sia comprensibile a chi ci sta di fronte.
COMPRENDERE E USARE LE 5 LINGUE DELL’AMORE
Vediamo quali sono i cinque i linguaggi fondamentali attraverso i quali l’amore si esprime e si comprende:
- PAROLE DI AFFERMAZIONE Sono frasi espresse in complimenti come “la cena è stata ottima”, “credo che tu l’abbia fatto molto bene” e incentivi come “andrà tutto bene, ci sono io con te”;
- QUALITÀ DEL TEMPO È ritagliarsi del tempo per stare con l’altra persona e impiegarlo in conversazioni di qualità, passeggiate all’aria aperta, guardare la TV insieme, ascoltare con vera attenzione il resoconto della sua giornata;
- I REGALI Ciò che meno conta in questo linguaggio è il valore economico. Può bastare il gesto di regalare un fiore, comprare una pizza e sollevare il partner dall’incombenza di dover cucinare, regalare un gioiello, cucinare il suo dolce preferito;
- GESTIONE DEL SERVIZIO Questo linguaggio si riassume con il detto “FATTI, NON PAROLE”: lavare i piatti, aggiustare la serratura, portare fuori la spazzatura, offrirsi di aiutare con un lavoro, ecc.;
- TOCCO FISICO L’importante è sapere quando, come e dove toccare la persona: baci, abbracci, gomitate scherzose, mettere una mano sulla spalla, rapporti sessuali. Sono tutti dialetti di uno stesso linguaggio.
Quale di questi linguaggi risulta più efficace con il tuo partner, amico o collaboratore a cui sono rivolti? E in quali momenti della giornata?
Ci sono persone che, ad esempio, non amano le effusioni in pubblico. Pertanto, un gesto che per te esprime affetto, se fatto in quel contesto, arriverà all’altro/a come qualcosa di fastidioso. Oppure, persone a cui non piace fare l’amore di mattina e che vivono male l’approccio da parte del partner in quel momento della giornata. O collaboratori che reagiscono male ai consigli di un collega seppur espressi in buona fede.
Si potrebbero fare decine di esempi.
SICURO CHE IN AMORE NON CI SIANO REGOLE?
Dopo trent’anni di consulenza a coppie, famiglie e uomini d’affari, il dott. Chapman è giunto alla conclusione che l’unico modo per vivere relazioni appaganti in qualsiasi area della nostra vita è cercare di capire il linguaggio attraverso il quale ci esprimiamo e come questo viene recepito dalle persone con cui ci relazioniamo.
Per prima cosa definisci il personaggio del quale vuoi imparare la lingua affettiva: Coniuge, Fidanzato, Capo o Collega (tanto per citarne alcuni).
In questo articolo, per semplificare, useremo come esempio il personaggio FIDANZATO/A.
Rifletti sulle domande qui di seguito elencate:
Quali sono le cose che fai o non fai che lo feriscono di più?
L’opposto di quelle cose rappresenta, probabilmente, il suo linguaggio d’amore e se tu ti sforzassi di farle significherebbe iniziare a parlare la sua lingua e a farlo sentire più amato.
Cosa richiedi di più al tuo fidanzato?
Ciò che vorresti di più da lui è probabilmente ciò chefa sentire te più amata o supportata.
Qual è il modo più comune in cui esprimi amore al tuo fidanzato?
Questa modalità potrebbe essere l’indicazione che, se anche lui la usasse nei tuoi confronti, tu ti sentiresti più amata. Diglielo.
Che tipo di fidanzato sarebbe meglio per te? Se fosse possibile avere l’uomo perfetto, come lo vorresti?
L’immagine che hai della persona ideale può darti qualche indizio su quale sia il tuo primo linguaggio d’amore.
PROVA A GIOCARE AL “TANK CHECK”
Fai questo gioco con il tuo partner due o tre volte alla settimana. Quando tornate a casa, chiedetevi l’un l’altro:
Su una scala da zero a dieci, com’è il tuo “serbatoio dell’amore” stasera?
Cosa posso fare per aiutarti a riempirlo?
Imparate a chiedere, perché non sempre la persona che abbiamo accanto intuisce i nostri bisogni e non per mancanza d’amore nei nostri confronti ma perchésiamo sempre di corsa, presi da mille impegni e responsabilità e spesso non ci rendiamo conto di parlare una lingua che l’altro non capisce. Per questo è necessario, ogni tanto, fermarsi ad ascoltare sia i nostri bisogni che i suoi.
Questo vale anche nelle amicizie e sul lavoro. Praticare l’ascolto attivo, che significa ascoltare per comprendere e non solo per rispondere, può portare enormi benefici in tutte le relazioni. Quando una persona ci parla, molto spesso, la nostra mente sta già elaborando ciò che intendiamo dire sull’argomento invece di restare concentrata nell’ascolto fino in fondo. Ma è solo restando nel momento presente, con la sincera intenzione di capire l’altro, anche se ciò che sta dicendo non ci piace, che avviene la magia.
La teoria delle cinque lingue dell’amore elaborata da Chapman è, dunque, uno strumento che può aiutarci a migliorare qualsiasi relazione personale e professionale.
L’importante è mettersi in ascolto, di noi stessi e degli altri.