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La fine è importante in tutte le cose

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Life Coach

La fine è importante in tutte le cose

Quando chiudi un percorso di vita lo conservi dentro di te. La vita è un viaggio meraviglioso ma a volte riserva anche delle sorprese spiacevoli. Ci sono attimi, momenti, giorni che vorresti soltanto dimenticare. Secondi, minuti, ore che vorresti solo seppellire. È un dato di fatto, ci innamoriamo e disinnamoriamo più facilmente.

Oggi come oggi, una persona entra ed esce dalla nostra vita con la stessa velocità di un Freccia Rossa, che da Roma scende a Salerno. Le storie d’amore iniziano e finiscono con una rapidità impensabile fino a pochi anni fa.

Il giorno prima siamo amore e amorino, il giorno dopo siamo: “amici come prima” – “scusa ma chi sei?” – “chi l’ha visto?”  Succede, mi è successo. All’improvviso la persona X sparisce dai radar, non risponde più ai tuoi messaggi. Quest’ultima, poi si chiama: ghosting.

Amori moderni: storie d’amore e relazioni

Tutto questo per ripeterci che le storie d’amore hanno subito dei sostanziali cambiamenti. Ma oggi non sono qui a disquisire delle cause sociali, vorrei concentrarmi sul fatto che è del tutto naturale finire una relazione d’amore, finire un percorso d’amicizia o altro. Tuttavia sarebbe il caso di insegnare e comprendere che ogni cosa è destinata a finire. Nulla è infinito. Un amore di una vita o di una notte, si può concludere ma il come lo facciamo finire è importante.

Se fino al giorno prima siamo stati marito e moglie, conviventi, amici per la pelle non dovremmo rincorrerci con la clava o con gli avvocati. Quanti soldi mal spesi. Dopo i primissimi momenti di tensione, sarebbe il caso di rivedersi al tavolo di un bar non dentro un tribunale. A volte l’aiuto di un mediatore, di uno psicologo di una life coach può essere utile. Siamo soliti sentire da amici e parenti, dalle cronache quotidiane o dai pettegolezzi al bar che i litiganti si accusano, si dileggiano, si fanno del male con piccoli, stupidi dispettucci.

Quando subiamo un torto facilmente entriamo nella logica perversa di distruggere l’altro, di rendergli la vita difficile, di vendicarci. Fino a quando siamo dentro a questo loop solitamente vincono i pensieri negativi, autodistruttivi, svalutanti e vendicativi. Ha il sopravvento l’ansia e viviamo stati di agitazione cronica che si riflettono sul nostro benessere psico-fisico. In fondo quante persone si sono ammalate o peggio hanno compiuto episodi spiacevoli perché accecati dall’odio e dalla rabbia.

Ma chi te lo fa fare

Ci ha pensato a quanto sarebbe più sano e costruttivo ripensare alla persona amata come un amico o un’amica? A maggior ragione se fino a poco fa avete condiviso una casa, un conto bancario, dei progetti. Il più delle volte dalle relazioni più importanti nasce un figlio, nascono dei figli. Semplicemente, dovresti comprendere che il tuo benessere psicofisico si nutre delle tue azioni quotidiane. Quando fai del bene e ti comporti bene, il tuo corpo e la tua mente ne risentono positivamente. Si, questa regola vale anche quando non parli male del tuo ex, quando costruisci con il tempo una relazione amichevole. Se è finito l’amore non vuol dire che debba finire pure l’umanità ed il rispetto reciproco. Ma chi te lo fa fare a vivere nella vendetta?

Dopo una storia finita male, ti senti sola

Scriveva Thoreau: “In casa avevo tre sedie una per la solitudine, due per l’amicizia, tre per la compagnia”. È vero oggi ti senti sola ma non sei sola forse non sei abituata a vivere la tua vita da sola il che è diverso. Forse questa esperienza, questo distacco, questo improvviso abbandono non sono venuti per caso. Se ci lavori a dovere troverai la forza interiore di ricostruire la tua vita. Il segreto per accogliere l’amore è dentro di te.

Hai aggiunto tante sedie nella tua casa forse perché avevi semplicemente paura di sentirti sola. Senza capire che soltanto chi riesce a vivere sereno anche all’interno della propria solitudine trova le risorse per risedersi al tavolo pure con l’ex di turno per bere una birra e scherzare innocentemente su quello che è stato e non c’è più. Solo chi ha riscoperto il proprio sé è capace di aprire la vita a nuovi orizzonti. Solo chi ha rielaborato il lutto del fine-storia può riuscire a riconsiderare la possibilità di perdonare creando dei presupposti relazionali pacifici anche con il proprio ex marito/convivente. Quello che è stato è stato. Non pensare troppo al passato, non rimuginare ancora. Vivi il presente. Conserva dentro di te solo le belle esperienze ed i bei ricordi. Metti da parte le zavorre che ti fanno così soffrire, anzi lasciale cadere nell’abisso dei rancori. Credimi, credetemi ne vale la pena.

di Francesco Sassano, sociologo e autore di AlimentaLaMente

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